Michele Brignoli, 18981967 (età 69 anni)

Nome
Michele /Brignoli/
Nota condivisa

Brignoli Michele di Felice e Bonomi Teresa, nato a Gazzaniga (Bergamo) il 6 gennaio 1898, comunista. Dopo aver frequentato le scuole elementari, intraprende il mestiere di falegname. Nel marzo 1917 viene chiamato alle armi e arruolato nel 5° reggimento alpini. Combatte in un reparto di mitraglieri e raggiunge il grado di sergente. Emigra in Francia nel 1922, stabilendosi ad Argenteuil. Trascorre poi tre anni negli Stati Uniti raggiungendo il padre emigrato agli inizi del secolo, per poi rientrare in Francia. Nell’ottobre 1936 prende la decisione di recarsi in Spagna e affida il figlio dodicenne a tale Magni Angelo residente ad Argenteuil. Si arruola nel battaglione Garibaldi, 4. compagnia, con il grado di sergente. promosso tenente è assegnato al comando di un plotone. Durante la battaglia del Jarama nel febbraio del 1937, alla testa della 4. compagnia, riceve l’ordine di rilevare le formazioni del battaglione franco-belga. Sul ponte di Arganda viene ferito nella difesa della postazione tenuta dalla sua compagnia e ricoverato in ospedale. Alla notizia della imminente minaccia fascista su Guadalajara, chiede di essere dimesso dall’ospedale per rientrare nel battaglione. Gli viene affidato un incarico molto delicato da cui dipende l’esito dell’intera battaglia per la difesa di Brihuega e cioè l’assalto e la conquista del palazzo di Ibarra, nel quale si è fortificato un nutrito numero di soldati italiani del Ctv. Dopo duri scontri, riesce a sconfiggere gli avversari. Il tenente Brignoli viene elogiato dal comandante del battaglione Barontini e nominato comandante della compagnia, con il grado di capitano. Nell’aprile 1937 a Morata de Tajuña viene di nuovo ferito, e più gravemente, da una scheggia di mortaio alla regione cervicale destra. Dopo la degenza in ospedale nel 1938 viene fatto rientrare in Francia. Dopo l’occupazione nazista della Francia, entra a far parte della Resistenza francese, ma nel 1942 viene arrestato a Parigi e detenuto nel forte di Tourelles, dal quale chiede il rimpatrio. Tradotto a Bergamo alla fine del luglio 1943, viene rilasciato dopo gli interrogatori il 27 agosto. Non viene segnalato come partigiano nella provincia di Bergamo, ma viene difficile pensare che non abbia partecipato alla guerra di Liberazione, magari in un'altra regione come fece Suardi. Nel dopoguerra si trasferisce in Francia dover sposa nel 1965 Marchesi Giuseppina, anch’essa originaria di Bergamo. Muore il 5 settembre 1967 a Croissy-sur-Celle. Il Consiglio Regionale Lombardo il 7 novembre del 1976 conferisce a Michele Brignoli la Medaglia d’Oro alla memoria in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.