Marco Elia Rovaris
Marco Elia Rovaris nacque a Sabbio Bergamasco il 10 maggio 1873 in una famiglia di estrazione contadina da Paolo e Barbara Caroli.
Per sfuggire alla miseria al compimento del diciannovesimo compleanno partì in cerca di fortuna lasciando la casa paterna nello «Stal di Ere» a Sabbio.
Inizialmente arrivò in Brasile a Urussanga, dove si era aggregato ad un’ampia comunità di italiani ma ben presto fu costretto a spostarsi insieme a tanti altri connazionali; tra le autorità era infatti molto viva la paura che le comunità di stranieri potessero ingrandirsi in modo smisurato, fino a trasformarsi in una minaccia per la stabilità del Paese. Si trasferì quindi nella città di Criciuma nello stato di Santa Caterina, , dove c’erano già altre famiglie di bergamaschi e veneti. Fece il boscaiolo, poi ebbe un’idea geniale: realizzare un’attività di conservazione della carne in scatola con lo strutto. Trovò chi gli finanziò l’idea e impiantò una fabbrica per la conservazione della carne a Cocal do Sul.
Da qui partì la sua carriera imprenditoriale grazie alla quale in pochi anni costruì una fortuna immensa; tra le numerose attività fu azionista di Sociedade Carbonífera Próspera Ltda, mentre a Criciúma realizzò una segheria per produrre assi per l’edilizia, uno stabilimento per sgranare il riso, un mulino per cereali, un’officina meccanica, una locomotiva che forniva elettricità gratuita a tutta la popolazione.
Marco Rovaris portò sempre avanti anche un impegno politico e sociale. Fu membro del Partito Repubblicano per il quale fu eletto consigliere del comune di Araranguá (Criciúma era un distretto di quel comune), nel 1909. Con lo stesso partito fu eletto primo sindaco di Criciúma il 7 novembre 1925, con 142 voti su 151 elettori accreditati (bisognava essere alfabetizzati per avere diritto di voto) e rimase in carica fino al 4 ottobre 1930, quando fu destituito dall’incarico dalla Rivoluzione getulista e sostituito da Cincinnato Naspolini.
La memoria storica gli attribuisce uno spirito filantropico tanté che regalò alla città che lo aveva accolto strade e un ospedale, fondò un giornale locale O Mineiro, una banda musicale, favorì l’educazione e la cultura e un liceo che porta ancora il suo nome. Promosse inoltre lo sviluppo della Croce Rossa, costruì una stazione ferroviaria. Edificò su terreni di sua proprietà un villaggio di casette con tutti i comfort, la Colonia Rovaris, dove tuttora abitano 200 famiglie.
Dal suo primo matrimonio con Maria Nichele ebbe 9 figli tra cui:
- Paulo Bernardo Rovaris nato il 18 ottobre 1894 a Criciúma e morto il 23 aprile 1970 a Criciúma.
- Porphírio Rovaris nato il 16 febbraio 1896 a Criciúma e morto il 15 gennaio 1964 a Criciúma.
- Carmela Rovaris nato nel 1900 a Criciúma
- Silvino Rovaris nato il 5 agosto 1905a Criciúma e morto il 9 novembre 1976 a Criciúma.
Dopo la morte della prima moglie, avvenuta il 28 novembre 1914, sposò Celestina Zilli, dalla quale ebbe altri 6 figli.
Morì a Florianópolis all’età di 63 anni, il 28 dicembre 1936.
Bibliografia:
PIMENTEL, José; BELOLLI, Mário. Mini biografia de um pioneiro: Marcos Rovaris. Criciúma: Edição dos autores, 1971.